PRESENTAZIONE
Prima di entrare nel merito dell’Attività Fisica Adattata e dell’importanza che ha assunto negli ultimi anni, mi preme ricordare come tutta l’attività fisica in genere svolga un’azione di prevenzione nei confronti di quelle patologie legate al fattore di rischio più diffuso nella società in cui viviamo e cioè la sedentarietà.
Facendo un grande balzo indietro nella storia scopriremmo infatti che nessun uomo primitivo avrebbe mai avuto bisogno di attività fisica “preventiva o adattata”, semplicemente perché, in un ambiente così ostile, non sarebbe mai sopravvissuto, nè da sedentario, né tantomeno da diabetico, cardiopatico o portatore di qualsiasi altra patologia che potesse compromettere la sua capacità di procurarsi il cibo cacciando, di fuggire dai pericoli, di resistere alle avversità atmosferiche ecc. La selezione naturale avrebbe fatto il suo corso e solo gli individui più forti e in salute sarebbero sopravvissuti. Per fortuna ai giorni nostri la situazione è cambiata, il progresso e la civiltà hanno avuto la meglio sulla selezione naturale e l’essere umano si trova a vivere una vita più sicura, più comoda, in ambienti confortevoli, con ampia disponibilità di cibo che può essere conquistato con lavori magari più stressanti ma sicuramente meno “prestazionali” dal punto di vista fisico. Non è più la perfetta efficienza della “macchina umana” a garantire la sopravvivenza dell’individuo, ma tanti altri fattori che, anche con l’aiuto della tecnologia, concorrono a farlo. Se a questo aggiungiamo i progressi fatti dalla medicina nel trattamento di malattie che prima non avrebbero dato scampo e l’affermarsi di politiche assistenziali sempre più attente ai bisogni dei più deboli e dei disabili, è facile comprendere come la popolazione umana si sia andata via via indebolendo, benchè la speranza di vita si stia progressivamente allungando. Si vive più a lungo, ma si convive con patologie che prima avrebbero ucciso in giovane età.
Con il passare degli anni, le malattie che prima sterminavano intere generazioni, debellate da antibiotici e vaccini, hanno quindi lasciato il posto a una nuova pandemia, caratteristica delle società così dette “avanzate”, rappresentata da tutte quelle patologie che l’OMS definisce “malattie croniche non trasmissibili (Non Communicable Deseases-NCD)”, come le malattie cardiovascolari, l’obesità, il diabete, le patologie osteo-articolari, l’osteoporosi, il cancro, le malattie degenerative del sistema nervoso, ecc.), che hanno tra i loro fattori di rischio la sedentarietà, l’alimentazione scorretta e stili di vita inadeguati e che spesso possono essere trattate, se non prevenute, tramite l’attività motoria.
Se quindi l’uomo è riuscito a interferire nella selezione naturale modificando il contesto in cui questa avveniva, non è riuscito invece a modificare il progetto perfetto che la natura ha scritto per lui: una macchina umana la cui salute e efficienza sono basate sul movimento.
Ecco quindi l’importanza di un’Attività Motoria Adattata alle esigenze dell’individuo alla luce dello scenario socio culturale che stiamo vivendo: dopo aver aggiunto anni alla vita è ora di aggiungere vita agli anni.
Da qui l’esigenza di formare figure professionali in grado di rispondere a questa necessità e la nascita in Italia, nell’ambito dei Corsi di Scienze Motorie, di 28 Lauree Magistrali dedicate all’Attività Adattata, materia alla quale numerosi studenti, negli anni, si sono appassionati, apprezzandone l’importanza e consapevoli della continua necessità di aggiornamento che essa richiede. Tale importante processo evolutivo, culturale e didattico, si è ulteriormente concretizzato nel 2009 con la pubblicazione di questo testo che già dalla sua prima edizione rappresenta per tutti i cultori delle scienze motorie un punto di riferimento nell’ambito dell’Attività Adattata.
Nel complimentarmi quindi con la Professoressa Buono, vero e proprio motore di questa bellissima iniziativa editoriale, desidero esprimere la mia gratitudine non solo per aver avuto l’onore di scrivere la presentazione a questa terza edizione, ma soprattutto per aver potuto rispondere alla necessità di aggiornarne i contenuti, integrandoli con le più recenti argomentazioni della letteratura scientifica sul tema.
Senza aggiungere altro, invito tutti gli studenti iscritti ai Corsi di Laurea in Scienze Motorie ad un’attenta lettura di questo testo, confidando in un ampio coinvolgimento di docenti, esperti del settore e di tutti coloro che desiderino avvicinarsi a una materia ancora troppo poco conosciuta e tuttavia così fondamentale per il benessere della collettività.
Prof. Attilio Parisi
Rettore, Professore Ordinario di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie
Università degli Studi di Roma “Foro Italico”
INTRODUZIONE
Sono trascorsi solo tre anni dalla seconda Edizione e di nuovo l’Editore mi ha chiesto di procedere alla stesura della Terza edizione del Libro Attività Fisica per la Salute vista la continua richiesta del libro di testo da parte degli Studenti di Scienze Motorie e tenuto conto dell’esaurimento delle copie della seconda edizione.
In un momento di crisi in cui l’acquisto di testi universitari segna una battuta d’arresto, questa richiesta mi fa capire che lo sforzo fatto, insieme a tutti i Colleghi che hanno contribuito all’opera, è risultato utile ed apprezzato.
Allo stesso tempo le aspettative dei lettori sono aumentate e ci si aspetta di trovare risposte anche nell’ambito della pianificazione, somministrazione e valutazione degli effetti dell’AFA nel management di soggetti oncologici, con patologie neurodegenerative quali Alzheimer e Sclerosi Multipla o affetti da complicanze cardiovascolari quali l’arteriopatia obliterante degli arti inferiori, patologie per le quali fino a qualche anno fa non si avevano ancora certezze sul tipo e modalità di esercizio da utilizzare.
In questa ottica, nella presente edizione si è provveduto alla revisione critica di tutti i capitoli ed al loro aggiornamento in funzione delle nuove acquisizioni della letteratura scientifica e in particolare della parte definita come Appendici. Sono stati inseriti nuovi contenuti sui programmi di AFA alle patologie di cui sopra oltre che revisionata ed aggiornata l’appendice relativa alla somministrazione dei test e alla valutazione della forma fisica negli anziani così come dell’utilizzo di programmi di sport-adattato (calcetto) per il miglioramento dello stato di salute negli anziani e nei soggetti oncologici.
Il punto di forza di questo testo rimane la collaborazione alla stesura dei testi da parte di molti docenti e giovani ricercatori incardinati nei corsi di Studio in Scienze dell’Esercizio Fisico e dello Sport operanti in differenti Atenei Italiani, che in questa terza edizione sono aumentati, che rende il testo sempre più pensato ed adattato alle esigenze didattiche dei Corsi di Studio in Scienze Motorie e Sportive.
Di ciò sono molto fiera e ringrazio tutti i Colleghi anche i più giovani per il lavoro svolto e l’impegno profuso.
Spero che l’opera sia gradita come – e di più – rispetto all’edizione precedente e che lo sforzo (notevole) di aggiornamento che è stato fatto sia apprezzato.
Affido quindi il testo agli studenti e ai lettori.
Pasqualina Buono
Ordinario di Teoria, Metodologia e Didattica del Movimento Umano, M-EDF/01
Presidente Consiglio di Corso di Studi in “Scienze Motorie”, DISMeB,
Università Parthenope, Napoli
Presidente del Collegio dei Professori Ordinari in
Scienze dell’Esercizio Fisico e dello Sport-SC 06/N2
INDICE GENERALE
1. Tessuto muscolare scheletrico: struttura e funzione
2. Il muscolo quale organo endocrino
3. Principi di biomeccanica dell’apparato locomotore e dei suoi tessuti
4. Attività motoria nella prevenzione e trattamento delle alterazioni posturali
5. Attività motoria e sportiva in età evolutiva
6. Attività fisica e sportiva e regolazione ormonale
7. Attività fisica adattata alle malattie dismetaboliche: focus su diabete e dislipidemie
8. Attività fisica adattata e obesità
9. Attività fisica adattata alle patologie cardiovascolari
10. Attività fisica adattata e osteopenia/osteoporosi
11. Attività fisica e cancro
12. Attività fisica preventiva e adattata in altre patologie di interesse sociale
13. Genetica ed epigenetica applicate all’esercizio fisico e allo sport
14. La valutazione della composizione corporea e del dispendio energetico in ambito sportivo e della salute
15. Alimentazione e nutrizione nella pratica motoria e sportiva
16. La biochimica-clinica applicata all’esercizio fisico e sportivo e identificazione di sostanze dopanti
17. Caratteristiche, requisiti e dotazioni del centro di fitness metabolica
18. Attività motoria e sportiva adattata alla disabilità
19. La scelerosi multipla: attività fisica adattata
20. Attività fisica adattata nell’arteriopatia obliterante degli arti inferiori
21. L’attività fisica adattata nel cancro della mammella durante le terapie
22. La valutazione della forma fisica
Appendici
Appendice A
Appendice B
Appendice C
Appendice D
Appendice E
Appendice F
Appendice G