Presentazione
“Elementi di ecografia per il pediatra” potremmo definirlo come il lavoro di sintesi della personale esperienza del Dott. Pietro Rubetti.
“Lavoro di sintesi” perché, conoscendo l’autore ormai da alcuni decenni, mi è possibile individuare il percorso e la passione che lo hanno guidato nella stesura.
Il testo, ben documentato di iconografia, scritto in maniera semplice e lineare, non vuole essere, né ha la pretesa di essere, una raccolta sistematica di tutta la ecografia pediatrica. Mi pare che nelle intenzioni dell’autore voglia rappresentare un “vademecum” o meglio un buon “viaticum” per tutti i pediatri giovani e meno giovani che intendano avvicinarsi all’appassionante mondo della diagnostica per ultrasuoni in pediatria.
Non posso che augurare con affetto all’amico Pietro Rubetti una buona riuscita editoriale e lanciare ai lettori interessati un incoraggiamento ad approfondire un settore che rappresenta sempre più un indispensabile ausilio della clinica.
Il testo, ricordo, rappresenta una prima finestra, un “incipit” per chi sarà interessato, poi, a proseguire con maggior zelo ed approfondimento.
Buona avventura a tutti voi… con passione!
Enrico Scarano
Prefazione
La scoperta degli ultrasuoni, a cui è seguita la loro applicazione in campo diagnostico fino ai più moderni ecografi, ha fatto seguito ad una attenta osservazione di fatti naturali. Spallanzani quasi due secoli fa notò che i pipistrelli si orientano al buio in base alla riflessione di onde di “ultrasuoni non percepibili da orecchio umano e da loro stessi emessi”. In tal modo, la ricerca delle “tracce” di Colui che ha fatto il mondo e la loro riproducibilità con metodo galileiano ha permesso la scoperta di una metodica diagnostica così importante e sempre più insostituibile quale appunto la tecnica ultrasonica.
Certamente non dico cosa nuova se affermo che l’ecografia ha rappresentato negli ultimi 30 anni, ed ancora oggi rappresenta, una indagine diagnostica importante per i suoi noti vantaggi e che apparecchi di ecografia sono presenti “in pianta stabile” nei reparti di medicina, di pediatria ed anche di chirurgia. Si può dire che non ci sia reparto che non ne possieda almeno uno, generalmente di buona risoluzione, provvisto di più sonde e dotato di tecnica doppler. Nello specifico i pediatri piano piano hanno preso confidenza con gli ecografi, hanno partecipato a corsi teorici e pratici su argomenti ecografici ed hanno iniziato ad eseguire ecografie sia sul neonato che sul bambino più grande trasformandosi in… esperti di diagnostica per immagine!
Forse anche troppo? Non vi è dubbio che i pediatri e gli internisti, conoscendo più a fondo la clinica del paziente, possono ricavare grande profitto dalla immagine ecografica e riconoscendo limiti tecnici, cercando di imparare dai radiologi, possono giungere alla diagnosi evitando le lontane ed affollate radiologie. Ma c’è di più: questo è il tempo in cui anche molti ambulatori si stanno attrezzando per avere un loro ecografo; infatti esistono sul mercato macchine con prezzo accessibile, di piccole dimensioni e di buona qualità per cui anche i medici ed i pediatri di famiglia possono avvalersi della tecnica ecografica per una patologia acuta, ma anche come metodica preventiva. Penso ad esempio, in ambito pediatrico, allo screening per la displasia congenita delle anche.Mi rendo conto di dar luogo qui a risatine, mormorii o mugugni, forse, ma questa vuol ben essere una provocazione per dire che l’ecografo può essere, per chiunque lo voglia, uno strumento diagnostico di grande possibilità che può stare, a buon diritto e più di altri, nell’ambulatorio del pediatra.
Queste sono state le considerazioni che mi hanno spinto a scrivere queste pagine di “ELEMENTI DI ECOGRAFIA PER IL PEDIATRA” pensando che possano aiutare sia gli specializzandi ed i pediatri ospedalieri sia i pediatri di famiglia.
Il punto di partenza di questo testo sono gli insegnamenti ricevuti in corsi di perfezionamento. Per la parte sull’ecografia delle anche è particolarmente vivo il ricordo di quanto ho sentito in un corso arricchito dalla viva voce del prof. Graf, tenutosi a Firenze nel 2009, pieno non solo di dati e di istruzioni pratiche ma soprattutto della simpatia con la quale il professore accompagnava, colorandola di aneddoti della sua vita, la “storia” della tipizzazione ecografica delle anche, legata al suo nome e da tutti universalmente seguita.
Queste pagine sono anche il frutto della mia esperienza di tanti anni di ecografia ospedaliera e del continuo confrontarmi con altri ecografisti neonatologi, radiologi e cardiologi, che ho incontrato nella mia professione.
Questo mio lavoro ha e vuole avere un taglio pratico, vuole essere uno strumento utile nella pratica di tutti i giorni, un aiuto per coloro che, iniziando a fare ecografie e trovandosi davanti a piccoli e grandi dubbi, possono più facilmente chiarirli che consultando un trattato di ecografia molto più completo ma di più difficile lettura. Il testo è formato da quattro capitoli di interesse pediatrico (ecografia delle anche, dell’addome, dell’encefalo e del collo) preceduti da un capitolo iniziale di brevi cenni di fisica degli ultrasuoni e della formazione dell’immagine ecografica. È stato omesso un capitolo molto importante per l’età pediatrica quale quello della ecocardiografia, avendolo ritenuto argomento troppo specialistico che supera sia i limiti che mi sono proposto nello scrivere sia le mie conoscenze e capacità per tentare di affrontarlo. Gli argomenti trattati, invece, mi auguro possano servire ai pediatri, agli specializzandi ed al personale sanitario che opera nel campo della pediatria ed esercita in qualsiasi modo ed in qualsiasi parte questa nostra bellissima professione e, tramite loro, ai protagonisti della mia vita professionale, cioè a tutti i bambini.
Poggibonsi (SI) 25.07.2015 – Pietro Rubetti
INDICE
1. Fisica degli ultrasuoni e formazione dell’immagine ecografica
2. Ecografia delle anche
3. Ecografia dell’addome
– Apparato renale
– Fegato pancreas milza
– Tratto gastrointestinale
– Peritoneo
– Retroperitoneo
4. Ecografia cerebrale
5. Ecografia del collo
– Tiroide
– Linfonodi
– Ghiandole salivari
– Masse cervicali