PRESENTAZIONE
I disturbi dell’alimentazione rappresentano un ambito della psichiatria in rapida e costante evoluzione. Il loro trattamento resta, a tutt’oggi, per alcuni aspetti controverso, spesso difficoltoso, sempre di lungo termine, non sempre fruttuoso e richiede l’integrazione di differenti conoscenze, prassi operative e competenze mediche specialistiche, in un approccio clinico complesso, talora sofisticato, sempre multidisciplinare.
Questo libro di Antonella Gritti non risponde solo alla necessità di rivedere e rielaborare costantemente il sapere relativo all’ambito dei disturbi alimentari. Quest’opera, infatti, ha come scopo specifico quello di caratterizzare, in modo puntuale ed esaustivo, la psicopatologia alimentare attraverso la lente dell’età evolutiva. Questa scelta editoriale è intrigante sotto vari aspetti.
Mentre è da anni noto che i disturbi alimentari hanno nell’adolescenza il loro esordio più tipico, recenti indagini epidemiologiche hanno messo in evidenza che l’età di esordio ha teso, nel corso delle ultime decadi, ad abbassarsi significativamente fino a configurare i casi ad esordio infantile non più una curiosa rarità, ma piuttosto una realtà clinica consolidata. Inoltre, negli ultimi anni, sia in Italia sia all’estero, è emersa con sempre maggiore chiarezza la necessità di avviare i trattamenti integrati per questi disturbi ben prima che la malattia abbia un decorso prolungato e vada, come spesso accade, verso la cronicizzazione. Ciò ha imposto ai clinici e ai ricercatori la necessità di confrontarsi con modelli di diagnosi e trattamento sempre più specifici per l’età infantile e adattati ai percorsi evolutivi dei bambini e degli adolescenti. In tal senso, va interpretata anche la recente revisione dell’inquadramento dei disturbi alimentari ad opera dei curatori della quinta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders. La Task Force nominata dall’Associazione Psichiatrica Americana ha inteso, infatti, riavvicinare i disturbi solitamente diagnosticati in età infantile e nell’adolescenza ai disturbi alimentari dell’adulto nel capitolo denominato “Feeding and Eating Disorders”, nell’ottica di una prospettiva evolutiva integrata. Agli esperti americani, infatti, è ben noto non solo che alcuni disturbi alimentari hanno degli antecedenti rilevanti (e spesso esordiscono) ben prima dell’ingresso nell’adolescenza, ma anche che alcuni comportamenti alimentari patologici, considerati tradizionalmente ad esclusivo appannaggio dell’età infantile, in realtà spesso persistono in età adolescenziale ed adulta.
A fronte di una così rapida evoluzione dei paradigmi clinici ed all’espansione del sapere in ambito terapeutico, un’opera che affronti i disturbi alimentari seguendo l’evoluzione concettuale e clinica di tali disturbi va salutata con vivo entusiasmo.
I motivi di interesse del lettore di questo testo, tuttavia, non si esauriscono nel suo saper stare al passo con i tempi: l’impianto dell’opera resta fortemente clinico, con un’aderenza costante al modello evolutivo e un focus sulla continuità tra disturbi alimentari dell’infanzia e dell’adolescenza, che rendono il testo particolarmente cogente e valido, candidandolo ad essere un’opera utile ad una platea vasta e diversificata. Allo psichiatra ed al neuropsichiatra infantile, infatti, il libro saprà offrire non solo le più recenti tendenze della medicina in questo campo, ma anche un panorama ben più ampio dei principali approcci diagnostici e terapeutici, che tenga conto delle diverse scuole di pensiero ed orientamenti clinici sviluppatisi nelle ultime decadi. Al contrario, al medico meno esperto di disturbi alimentari sarà gradita la strutturazione dei vari capitoli, che induce con semplicità il lettore a seguire le traiettorie evolutive dei disturbi, passando dai disturbi della prima infanzia a quelli della media e della tarda infanzia, fino all’adolescenza. Gli studenti di medicina e delle professioni sanitarie ne apprezzeranno la comprensibilità e lo stile semplice, che tuttavia non andrà a discapito dell’approfondimento degli argomenti trattati. Infine, anche il lettore che sia al di fuori del campo della salute fisica e/o mentale, troverà il libro, oltre che chiaro, ricco di spunti utili e di consigli operativi (come quelli forniti a margine dei singoli capitoli, che includono anche indicazioni su cosa “non fare” nell’approcciarsi a una realtà clinica così complessa e multiforme).
Vale la pena sottolineare che la competenza clinica di Antonella Gritti, docente da molti anni attenta alle tematiche di cui l’opera tratta e validissimo medico, la cui preparazione e capacità professionale possiamo avere il piacere di testimoniare in modo diretto, traspare in ogni singolo capitolo e rende il testo probabilmente unico nel suo genere in Italia. Una particolare menzione va fatta per la scelta di chiudere la selezione degli argomenti trattati con un capitolo sulla prevenzione dei disturbi alimentari, che potrà rappresentare l’occasione per gli operatori della scuola e dei servizi sociali di entrare più compiutamente all’interno dei percorsi di cura per questi disturbi e comprendere il ruolo essenziale che essi rivestono.
Pertanto, l’augurio con cui salutiamo questa impresa editoriale di Antonella Gritti e dei suoi collaboratori è che essa trovi la più ampia visibilità e venga a contatto con il pubblico più ampio possibile, in modo da contribuire ad abbattere quei pregiudizi e quelle diffidenze che ancora abbracciano i disturbi alimentari.
Umberto Volpe – Professore Aggregato, Dipartimento di Psichiatria – Seconda Università degli Studi di Napoli
Palmiero Monteleone – Professore Ordinario di Psichiatria – Dipartimento di Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Salerno – Coordinatore Centro Pilota Regione Campania – Disturbi del Comportamento Alimentare – Dipartimento di Psichiatria – Seconda Università degli Studi di Napoli
INDICE
Parte prima – Aspetti generali
1. I Disturbi del comportamento alimentare dell’età evolutiva
Parte seconda – Modelli psicologici e psicopatologici
2. La psicoanalisi e i suoi sviluppi
3. Il modello sistemico familiare
4. Il modello cognitivo-comportamentale
Parte terza – Clinica
5. I disturbi dell’età prescolare
6. I disturbi dell’età scolare
7. I disturbi dell’adolescenza: Anoressia Nervosa
8. I disturbi dell’adolescenza: Bulimia nervosa e Disturbo da Binge-Eating
– Bulimia nervosa
– Disturbo da alimentazione incontrollata
9. Psicopatologia dei disturbi dell’alimentazione in adolescenza
Parte quarta – Valutazione
10. Il processo di valutazione
Parte quinta – Trattamento e prevenzione
11. I modelli assistenziali
12. Il trattamento
– Psicoterapia e interventi psicoeducativi
– Linee generali del trattamento farmacologico in adolescenza
13. Epidemiologia e prevenzione
Indice analitico