Prefazione
Al termine del percorso formativo nelle arti sanitarie sia il medico che il farmacista si trovano in grande difficoltà nell’approcciare il vasto repertorio farmaceutico, nell’utilizzare consapevolmente il sapere farmacologico acquisito con grande impegno ed amore ed infine nel gestire la pratica clinica nei suoi vari aspetti. Entrano così, il medico ed il farmacista, nel mondo della sanità: l’uno sarà affiancato dal medico di base o dallo specialista negli anni di tirocinio o di specializzazione, l’altro sarà seguito da un farmacista esperto negli anni di tirocinio post-laurea. In questo modo entrambi apprenderanno ad ascoltare e spesso ad interpretare le richieste dei pazienti, ad indirizzarli verso lo specialista competente, a migliorare l’aderenza ai regimi terapeutici o a consigliare prodotti da banco (senza obbligo di prescrizione medica) o nutraceutici di provata efficacia e sicurezza. Questo flusso di sapere tra generazioni, acquisito in trincea, si avvantaggia sì di certo della esperienza clinica e della pratica prescrittiva avvalorata dall’efficacia verificata sul campo, ma spesso si stereotipizza in alcune sparute specialità che vengono usate tradizionalmente a svantaggio della rinnovata ed immensa ricchezza del repertorio farmaceutico, che si avvale di nuove molecole, nuove strategie e combinazioni di queste. Nonostante le linee guida delle varie società specialistiche vengano aggiornate in base ai nuovi studi clinici di “Evidence Based Medicine” al fine di ottimizzare, nella pratica clinica, il raggiungimento ed il consolidamento dell’obiettivo terapeutico, queste spesso vengono recepite poco prontamente dagli operatori del settore, a volte con il sopraggiungere delle successive linee guida. È pur vero che il programma di Educazione Continua in Medicina, sostenuto con determinazione dal Ministero della Salute, aggiorna il medico sulle nuove molecole immesse in terapia e sulle nuove linee guida specialistiche e offre al farmacista un momento di approfondimento su nuove opportunità terapeutiche, profili posologici, interazioni con farmaci ed alimenti e nuovi schemi terapeutici adottati dal medico. Questa sinergia di competenze permette di condividere orientamento terapeutico e nuove metodologie in modo da offrire al paziente la migliore assistenza sanitaria a tutti i livelli. Purtroppo, spesso l’efficacia di queste informazioni trova breve vita e si esaurisce nei corsi di aggiornamento lasciando una vaga traccia nella memoria del professionista. Alcuni testi storici come il “Roversi” ed utilissimi, quali il “Manuale Merck di Diagnosi e Terapia”, ahimè, peccano nel riportare procedure desuete e nel proporre l’uso di medicamenti non sempre riportati nella Farmacopea Italiana o Europea, a causa dell’intervallo che intercorre tra le varie edizioni. Alle difficoltà del neofita che entra nell’armamentario terapeutico stordito e confuso dalle 90.000 voci diverse, il presente Manuale di Farmacoterapia rappresenta un sicuro ed efficace strumento per entrare nella professione con semplicità ed efficacia. Ogni sezione riporta una succinta, ma chiara descrizione della patologia, seguita da un algoritmo per comprendere il migliore schema terapeutico idoneo al paziente, indicando gli obiettivi attesi come effectiveness. Inoltre, sono dettagliati i criteri di inclusione e di esclusione dei pazienti, così come le principali interazioni ed effetti collaterali. In questo modo, appare uno scenario chiaro e completo per motivare il corretto percorso e la scelta terapeutica. Il Manuale diventa così un valido alleato per raggiungere l’obiettivo terapeutico alla luce delle più aggiornate linee guida. Il Manuale si avvale del Quick Response Code (QR Code) che consente l’accesso tramite device (Smartphone o Tablet PC) al Prontuario, aggiornato trimestralmente che riporta, in ordine alfabetico per principio attivo tutte le specialità medicinali presenti nel repertorio farmaceutico insieme alle caratteristiche che deve possedere la ricetta. Ciò consentirà un aggiornamento più rapido delle suddette specialità presenti sul mercato, che vede avvicendarsi l’ingresso di nuovi farmaci innovativi ed il ritiro di altri in disuso, mentre il Manuale vero e proprio seguirà un aggiornamento triennale in base alle eventuali modifiche delle linee guida basate sui risultati degli studi scientifici di “Evidence Based Medicine”.
Desidero ringraziare vivamente tutti gli amici e colleghi che hanno condiviso con me la necessità di dare un contributo efficace alla formazione del medico in ambito prescrittivo a conclusione della propria formazione di medicina interna e clinica medica.
Viene offerto, quindi, un valido ausilio al medico per una serena ed efficace prescrizione alla luce delle linee guida specialistiche, unitamente al farmacista, affinché, attraverso uno schema terapeutico condiviso, il paziente possa essere accompagnato consapevolmente nel suo percorso prescrittivo di aderenza alla terapia e nell’assunzione di integratori complementari di supporto e sostegno. Un sincero ringraziamento va al Dott. Vincenzo Iadevaia che con pliniana meticolosità mi ha aiutato nell’organizzazione e revisione di questo manuale, un particolare ringraziamento va anche al Dott. Luigi Guacci che ha messo a disposizione competenze e personale per la realizzazione del prontuario farmaceutico presente sul territorio nazionale. Inoltre desidero ringraziare lo storico Editore Scientifico Dottor Guido Gnocchi per avere condiviso il mio pensiero e la Dott.ssa Emanuela Bedini per aver guidato la nave editoriale e voi tutti che spero troviate in questo Manuale uno strumento di riflessione, aggiornamento e sostegno per la vostra professione sperando di non avervi annoiato, perché “credete che non s’è fatto apposta”.
A. Calignano