Descrizione
Violenza contro le donne, violenza di genere, violenza domestica: varie definizioni per esprimere l’uso intenzionale e pianificato della violenza all’interno di una relazione con lo scopo di esercitare una forma di potere e controllo contro le donne in quanto donne, per mantenerle in una condizione di inferiorità.
La violenza domestica rappresenta un fenomeno di grande rilevanza sociale, la forma più diffusa di violazione dei diritti umani ed influenza in modo significativo la salute degli individui che la subiscono e di coloro che li circondano. Tutti gli studi effettuati fanno emergere un aumento allarmante degli episodi di violenza domestica che colpiscono donne e minori che quasi mai vengono denunciati dalle vittime. È un dato di fatto che la violenza è più frequente dove non se ne parla, dove il problema è ignorato e sottovalutato dalle istituzioni e dal sentire comune.
La famiglia dovrebbe rappresentare un porto sicuro, un luogo dove si trova amore, protezione e accoglienza . Purtroppo però è proprio all’interno delle mura domestiche che si consumano i drammi peggiori sia per le donne che per i bambini, costretti ad assistere agli episodi di violenza e vittime loro stessi di maltrattamenti.
Gli operatori dei servizi sociali, sanitari e delle forze dell’ordine sono troppo spesso impreparati ad affrontare questi contesti fatti di dolore, soprusi e isolamento e tendono inizialmente a mettere in dubbio la veridicità delle denunce.
Se da un lato le donne non trovano la forza di denunciare i propri partner violenti per vergogna, paura, ricatti subiti e sudditanza psicologica, dall’altro troviamo ancora istituzioni che non sono in grado di dare risposte concrete, professionisti che non conoscono e riconoscono gli indicatori della violenza.
L’idea di scrivere questo libro nasce quindi dall’esigenza di aiutare gli operatori che vengono a contatto con le vittime di violenza (meglio definite con il termine “sopravvissute”) a superare quei retaggi culturali che impediscono di vedere, di denunciare gli episodi sospetti e di sostenere le donne e i minori coinvolti.
Il primo passo è senz’altro quello più difficile: eliminare ogni pregiudizio.
Pensare a queste donne come passive, incapaci di reagire, deboli e sottomesse è uno degli errori più gravi ed eticamente meno accettabile che un operatore possa compiere.
Solo quando avremo tolto ogni filtro dettato dai retaggi culturali (“fra moglie e marito non mettere il dito”) e dai falsi miti (è la donna che provoca la violenza, se fosse così cattivo lei lo lascerebbe) che riusciremo a vedere queste madri, mogli, partner per quello che sono realmente: persone sottoposte ogni giorno a forme devastanti di violenza di vario tipo che lottano con coraggio, che nonostante le torture a cui sono sottoposte trovano la forza di lavorare, mandare avanti la famiglia, occuparsi dei figli e chiedere aiuto.
L’idea di scrivere questo libro nasce dall’esigenza di aiutare gli operatori che vengono a contatto a vario titolo con le vittime di violenza domestica a superare quei retaggi culturali che impediscono di vedere, di denunciare e di sostenere le donne e i minori coinvolti.
All’interno del volume vengono approfonditi temi specifici quali le conseguenze fisiche e psicologiche della violenza, la gestione della vittima di stupro e gli indicatori fisici e psicologici che l’operatore deve essere in grado di riconoscere soprattutto quando la violenza viene negata dalla stessa vittima.
È fondamentale infatti, oltre al riconoscimento delle vittime,anche la loro accoglienza nei vari servizi (pronto soccorso, servizi sociali, ambulatori, consultori) al fine di creare un setting positivo che permetta alla donna di sentirsi rispettata e sostenuta.
Uno specifico capitolo è dedicato al fenomeno dello stalking, poiché la categoria sociale più a rischio di stalking è rappresentata da chi svolge una professione di aiuto, i cosiddetti “helper” (infermieri, medici, assistenti sociali, psicologi…).
L’ambizioso progetto che ci ha spinto ad approfondire questo tema è quello di eliminare nel pensiero degli operatori l’immagine di una donna vittima, debole e passiva. Questo pregiudizio è senz’altro uno degli errori più gravi ed eticamente e deontologicamente meno accettabile che si possano compiere.
È nostro dovere come operatori (nell’accezione più ampia del termine) superare quei preconcetti che non ci permettono di riconoscere queste donne come mogli, madri e compagne sottoposte ogni giorno a forme devastanti di violenze di vario tipo, ma che nonostante tutto, hanno la forza di mandare avanti una famiglia, lavorare, occuparsi dei figli e infine chiedere aiuto.
INDICE
1. Definizione e tipologie di violenza: Violenza fisica, sessuale, psicologica, economica; Violenza assistita; Violenza in gravidanza; Gaslighting; Aborto selettivo del sesso, infanticidio femminile; Violenza correlata alla dote; Attacchi con l’acido; Uccisione in nome dell’onore; Date rape
2. Il ciclo della violenza e il processo di vittimizzazione: Prima fase: crescita della tensione; Seconda fase: maltrattamento; Terza fase: luna di miele; Quarta fase: scarico delle responsabilità
3. I miti e i falsi stereotipi
4. La violenza nella storia e la diffusione del fenomeno nel mondo e in Italia
5. Conseguenza fisiche e psicologiche della violenza nella donna: Indicatori di pericolo; Indicatori fisici della violenza; Conseguenze psicologiche; Quando sospettare un abuso
6. Le mutilazioni genitali femminili: Tipi; Diffusione del fenomeno; Motivazioni e conseguenze
7. Accoglienza della donna vittima di violenza: Il colloquio; La visita medica ed il trattamento sanitario
8. Gestione fisica e mentale della vittima di stupro: Anamnesi della violenza sessuale; Esame obiettivo generale; Visita medica; Esame ginecologico; Prove forensi
9. La violenza sui minori: Definizione di maltrattamento; Tipologia dell’abuso; Trascuratezza; Maltrattamento fisico; Maltrattamento psicologico; Abuso sessuale; Primo approccio al minore in ambiente extra ospedaliero; Approccio al minore in ambiente ospedaliero
10. Lo stalking: Caratteristiche; Diffusione del fenomeno; Tipologie di stalking; Strategie difensive; Aspetti legislativi
11. Aspetti psicologici degli operatori nella relazione con le vittime
12. Aspetti legislativi, tutela delle vittime e obblighi di legge: L’evoluzione nella storia; Il referto; Tutela dei minori; I centri anti violenza; La valutazione del rischio
13 Linee guida A.S.A.C.