Sommario
Un tuffo nell’anima Mi chiamo Umberto Il richiamo del Grande Blu Il mare, la mia vita L’oceano che è in noi Una sfida oltre i limiti I record di Umberto Pelizzari Bibliografia Referenze fotografiche
Presentazione
Da 0 a 100 metri e poi ancora più giù, a precipizio negli abissi: le pulsazioni rallentano, il corpo svanisce, ogni sensazione galleggia dentro nuove forme. Resta soltanto l’anima. Un lungo tuffo nell’anima che sembra assorbire l’universo. Ogni volta risalire è una scelta: sono io che torno a riappropriarmi della mia dimensione umana, metro dopo metro, per venire di nuovo alla luce. Spesso mi chiedono che cosa c’è da vedere laggiù. Forse l’unica risposta possibile è che non si scende in apnea per vedere, ma per guardarsi dentro. Negli abissi cerco il mio io. È un’esperienza mistica, ai confini col divino. Sono immensamente solo con me stesso, ma è come se mi portassi dentro tutta l’essenza dell’umanità. È il mio essere umano che supera il limite, che si cerca fondendosi col mare, che si immerge in se stesso e si ritrova. Quando ho pensato per la prima volta a un mio libro mi sono messo a ridere. Scrivere non è mai stato il mio sport preferito. Ma avevo qualcosa da dire. Quello che provo in apnea non passa attraverso le parole e neanche attraverso il pensiero. È un’esperienza mentale unica. Eppure non potevo prendere tutti per mano e trascinarli con me, nel mio mare. Allora ho cominciato a concentrarmi sulle mie emozioni: a ogni allenamento le decifravo, me le imprimevo dentro e poi correvo a scrivere per bloccarle ancora vive, nei segni sulla carta. Ogni volta che ripercorro quelle parole, sensazioni forti si animano davanti a me esplodendo in mille particolari. E resto a guardare le mie emozioni, che si fanno decise e trasparenti come un mondo d’acqua. Mi lascio colmare e ogni cosa mi appare in un’intensità semplice e spontanea. Adesso posso raccontare quello che vedo nel profondo.
Umberto Pelizzari